Editoriale.......di Gian Paolo Boratti

L’ editoriale…... di Gian Paolo Boratti.  

Come scrivevo l’anno scorso il mese di dicembre in tutti gli ambiti lavorativi è sempre servito per fare il punto della situazione dell’anno che sta per finire. Anno che non vedo l’ora che finisca perché ha portato in tutti noi ansia, problemi e in alcuni dei nostri colleghi anche quel Covid  che ha creato malattia e lutti personali. Tutta la Uilposte è vicina  ai colleghi che purtroppo si sono scontrati contro questo nemico invisibile. Non basterebbe un articolo di giornale per sintetizzare quello che è successo nel 2020, ma cercherò di riassumere quello che sicuramente ho ritenuto importante. In primis sono passate in secondo piano tutte le buone intenzioni per iniziare bene il 2020. Questo Covid-19 è entrato prepotentemente nella nostra vita cambiando i rapporti lavorativi anche tra noi colleghi. Tutte le chiusure degli uffici postali hanno poi fatto il resto e i colleghi stanno ancora aspettando che Roma, ma soprattutto la Filiale di Bolzano, intervenga in modo deciso per la riapertura degli uffici, non pensando solo alla programmazione ferie residue. La “scusa” della non riapertura non deve essere vista come la possibilità di mandare in distacco più gente possibile per scalare ferie, perché la sicurezza sul lavoro (come Poste Italiane ha più volte rimarcato) passa anche attraverso la mobilità di tanti colleghi in una provincia come lanostra che da diverso tempo è stata definita “zona rossa”. Nonostante tutto però, ho potuto verificare, grazie alle vostre segnalazioni, che tanti atteggiamenti aziendali non sono cambiati. In un anno dove l’economia globale ha portato un calo dei risparmi nelle famiglie italiane, in Poste Italiane sembrava che questo non succedesse, i colleghi del Servizio Commerciale si sono visti sempre più “invitati” a fare il solito “budget” anche in una situazione di pandemia che ha visto calare il potere di acquisto dei lavoratori anche in maniera del 100%. In Poste fortunatamente  nessuno ha perso niente, nonostante le giornate perdute per il distanziamento sociale nel primo lockdown. Azienda e Sindacato hanno fatto un grande lavoro per non far perdere potere d’acquisto ai lavoratori e alle lavoratrici di Poste Italiane, il cui contributo lavorativo all’Italia, è stato riconosciuto anche dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte menzionando i nostri Sportellisti e Portalettere  che sono sempre rimasti in prima linea con non poche difficoltà, specialmente nei primi mesi dell’anno dove è successo tutto così velocemente e la stessa Azienda, come tutti del resto, si è trovata impreparata. Mascherine, gel, guanti,  plexiglass sono stati subito messi in campo per salvaguardare la salute di tutti noi. Un forte ringraziamento lo devo fare ai Rappresentanti della Sicurezza della Uilposte, Francesco Alberti e Marco Delmonego che si sono sempre impegnati in un periodo difficile come quest’anno per fare segnalazioni, intervenendo sempre con puntualità e  rispondendo anche nei confronti di alcuni colleghi che vedono la sicurezza sul lavoro come  un ostacolo e  non come una priorità assoluta. Stiamo finendo il 2020 ancora in sofferenza, inutile mentire, e l’inizio del 2021 non sarà tranquillo. Voglio augurarvi, care colleghe e colleghi, un sereno Natale con tanta salute e serenità e che il 2021 sia l’anno del poter finalmente “abbracciare” le persone vicine e a cui vogliamo più bene.

 Il Segretario provinciale Uilposte di Bolzano.  Gian Paolo Boratti

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